E’ se stessi. Non ce n’è. Se scrivessimo in un bloc notes come suddividiamo le nostre energie dalla mattina alla sera e tirassimo le somme: quanta ne abbiamo dedicata a noi stessi? Probabilmente zero, o poco più. Certo c’è l’energia di ritorno. Cioè: quella che dedico alle persone che amo mi fa stare bene, quindi mi torna indietro. Anche se non è poi così sicuro. Perché alla lunga quello che noi dedichiamo agli altri, i nostri sforzi, i sacrifici, talvolta sono dati come scontati, per il ruolo che si ha nel teatro della vita. Come noi stessi, probabilmente, pretendiamo dagli altri delle cose come dovute.
La soluzione sarebbe chiara, lì, evidente. Evitare di chiudersi nella quotidianità e reinventarsi la vita tutti giorni. E’ possibile? è fattibile? Se c’è una famiglia, puoi non avere delle linee guida che alla fine diventano come sbarre di un’invisibile prigione?
E’ francamente difficile. Perché la vita stessa è scandita da orari da rispettare. Principi da rispettare. Persone da rispettare. Doveri da rispettare. Ricordiamoci almeno che c’è una persona che merita un posto di riguardo. NOI.