..mi giro, mi rigiro nel letto ma non riesco più a dormire.
Non so perché proprio ora tutti questi pensieri. Penso di aver deluso un po’ di persone, ultimamente. Ho allontanato tanta gente. Le mie amiche, che sono state sempre il punto fermo della mia esistenza, le ho allontanate. Non riuscendo a chiudere un dolore ho fatto in modo di non vederlo. L’ho nascosto come la polvere sotto il tappeto.
Ma ieri gli occhi lucidi della mia nuova amica, che pensa al padre in ospedale, e lei è qua, distante migliaia di chilometri, che non può fare niente, se non telefonare cento volte al giorno, e sentirsi frustata perché vorrebbe fare di più.
In quel momento ho rivisto un altro padre in ospedale, un’altra figlia lontana centinaia di chilometri che non è riuscita a vedere la realtà. A quell’ultimo appuntamento, per sabato prossimo, ma lui non c’era più.
Mi vengono in mente quelle parole di quelle mie amiche che hanno saputo squarciare un pantano e arrivare dove dovevano arrivare e darmi la carica per reagire. Scusatemi se non sono riuscita a fare lo stesso.