Archivio per dicembre, 2010

Sono le 4.30..

Pubblicato: 16 dicembre 2010 in 2010

..mi giro, mi rigiro nel letto ma non riesco più a dormire.
Non so perché proprio ora tutti questi pensieri. Penso di aver deluso un po’ di persone, ultimamente. Ho allontanato tanta gente. Le mie amiche, che sono state sempre il punto fermo della mia esistenza, le ho allontanate. Non riuscendo a chiudere un dolore ho fatto in modo di non vederlo. L’ho nascosto come la polvere sotto il tappeto.

Ma ieri gli occhi lucidi della mia nuova amica, che pensa al padre in ospedale, e lei è qua, distante migliaia di chilometri, che non può fare niente, se non telefonare cento volte al giorno, e sentirsi frustata perché vorrebbe fare di più.

In quel momento ho rivisto un altro padre in ospedale, un’altra figlia lontana centinaia di chilometri che non è riuscita a vedere la realtà. A quell’ultimo appuntamento, per sabato prossimo, ma lui non c’era più.

Mi vengono in mente quelle parole di quelle mie amiche che hanno saputo squarciare un pantano e arrivare dove dovevano arrivare e darmi la carica per reagire. Scusatemi se non sono riuscita a fare lo stesso.

metti che…

Pubblicato: 1 dicembre 2010 in 2010

Metti che oggi mi sento bene; nevica, poi piove, poi smette, ma io mi sento bene a prescindere. Ho solo bisogno di uscire dai binari, mi piacerebbe non seguire sempre lo stesso schema: i capricci del mattino, i capricci della sera e, nel mezzo, io ho fatto non ho fatto, corri di qua, corri di là, che hai combinato tutto il giorno? Niente, figurati. Ma oggi, già l’ho detto, sarà la neve, o la prima casellina del calendario dell’avvento di Giò, la buona programmazione della radio, il calore della casa, la prospettiva di una serata tranquilla o tutto questo o altro che non so ma oggi mi sento serena. Non è cambiato niente, anzi, a dire il vero, cambia per gli altri. Molte persone vicine a me sono in un momento cruciale della loro esistenza. Io ho solo aperto una porta verso un nuovo percorso. Speriamo sia la strada giusta. Come si dice: meglio che stare fermi…