C’è una mamma, ha due piccoli gemelli in una terra che non vuole.
Ieri l’ho incontrata, durante la mia passeggiata con Romeo. Stavo mettendo in ordine alcune idee, cercando un punto di partenza e di prevedere un punto di arrivo. Tanto assorta che non avevo nemmeno visto il suo sorriso.
Quando ho messo a fuoco, mi sono avvicinata, pensando di scambiare due chiacchiere al limite dell’ovvietà. Ma tratteneva a stento le lacrime quando mi ha raccontato la sua situazione. Il suo sentirsi senza speranza, costretta a fermarsi qua, rassegnata a non fare il lavoro per cui ha studiato ma non trovando nemmeno un’alternativa decente. ‘IO QUA NON CI VOGLIO STARE! Ma nel mio paese c’è la miseria’.
E non sempre i figli riescono a darti la SPERANZA, perché è del loro futuro che stiamo parlando, e fa paura. I bambini ti trattengono in un mondo di piccole cose e questa è una fortuna, perché ne abbiamo bisogno tutti. Un mondo in cui la rabbia dura tre secondi, alcuni amici sono marroni, la mamma ha i capelli gialli, è facile ridere, è facile piangere. Ogni angolo del mondo nasconde mille sorprese. E se non hai i soldi basta che vai in banca che te li danno. Amica mia, respira tutto questo, cerchiamo di partire da qua. Io posso solo abbracciarti, soluzioni non ne ho. Posso aiutarti con i bimbi. Ma il sorriso, ti prego, non perderlo.