Archivio per settembre, 2014

‘sorelle’ … ‘Sorelle’?!?

Pubblicato: 29 settembre 2014 in 2014

solaè un periodo che non credevo andasse così, non me l’aspettavo. Ho vissuto questi ultimi anni aggiungendo pezzi. Pum! Ora mi ritrovo a ripartire da… non lo so..

Ho qualche domanda senza risposta, accetto senza capire. Le ultime risposte sono state talmente deludenti che era meglio vivere nel dubbio. Sto solo cercando di far tacere la frustrazione, mista a rabbia, che ogni tanto viene fuori e determina una mezz’oretta di cattivo umore.

Alla fine trovo pace guardando avanti. Meglio fissare il pallino, procedere e lasciare aperte, come sempre, le porte a chi di nuovo voglia varcare la soglia della mia vita. Fino a quando riesco a cogliere la poesia che ogni giorno la vita offre, sono salva. Non mi faccio più condizionare da chi si alza senza il sorriso, il problema non mi riguarda. Io ho solo voglia e diritto di respirare a pieni polmoni il tempo che mi resta da qui al tramonto, gli abbracci, le passeggiate, i profumi. Mi piace ridere, e qualcuno con cui condividere qualche risata lo trovo sempre. Mi piace parlare, e qualcuno che mi ascolta ce l’ho. Ho con chi dividere i miei programmi, le mie paure, il mio tempo. E domani si ricomincia.

Registro una piccola lezione: guardare con sospetto chi attacca etichette che, evidentemente, scorda con estrema facilità. Le Sorelle esistono, ma non quelle che credevo io. Sono cresciute insieme a me. E con me condividono ancora momenti fantastici. Il resto, evidentemente, era un’illusione, una favola.

C’era una volta, ma ora non c’è più.

Lento cammino

Pubblicato: 23 settembre 2014 in 2014

In-the-parkE’ sempre triste fare i  conti con gli anni che passano e con le malattie che devastano.

Quando ieri sono entrata nella tua camera non sapevo cosa avrei avuto di fronte. Più o meno, ma non esattamente. Eri lì, nel tuo mondo popolato da chissà chi e chissà cosa, non ci hai nemmeno visti, anche se eravamo a un passo da te. P funge da labile filo che ti tiene legata in qualche modo qui.

Sempre più magra, sempre più minuta. Sempre più rannicchiata in un angolo in una dimensione chiara solo a noi.

Le tue urla che non comunicano niente di sensato, le parole che si mescolano tra di loro restituiscono solo impotenza a chi vive intorno a te e non riesce a fermare questa perdita costante di realtà. Non importa chi eri, non ci sei più. Non importa chi ti ama, per te non esiste più. E nulla dipende da te. Non ci sono più le esperienze, i legami, i collegamenti. Forse solo ombre e fantasmi. Ci restituisci ciò che potrebbe essere, ed è la cosa più difficile da superare.

Coccole!

Pubblicato: 16 settembre 2014 in 2014
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miss-you

E’ così: G che esce da scuola, mi racconta che è arrivato un nuovo compagno, cinese. Che non parla una parola di italiano. Che non sono riusciti a farlo giocare con loro. E allora lui, che si mette con il traduttore  di google e si scrive tutto un discorso in ‘pronuncia cinese’ per spiegare al compagno il gioco dell’acchiapparello. E io, con lui che mi legge dei suoni senza senso, che cerco di immaginare la faccia di  questo poveretto che si trova di fronte un biondino con tante buone intenzioni che inizia a ragliargli di fronte… ma poi penso: ‘sei un grande, G!’ ce ne fossero di amici come te, in giro.

E poi G che dorme, P depresso, io in cerca di energia pulita, nuove amicizie, perché i legami che c’erano o sono lontani o si sono dissolti, ma io ho  bisogno ORA.

Allora mi rifugio nei miei pensieri, ti invoco e penso che mi piacerebbe che tu fossi ancora qui, che conoscessi G com’è oggi, non il bambolotto di ieri. Vorrei ridere ancora un po’ con te, farmi qualche passeggiata a Milano, e tu che mi racconti i tuoi ricordi, e che riesci a farmi passare la tristezza che sento dentro. Sento persino il tuo profumo, e mi metto vicino a te, perché alla fine non te ne sei mai andato.

Mi sono addormentata così, idealmente, tra le tue braccia forti.