Archivio per febbraio, 2015

mmmhhhh…………

Pubblicato: 22 febbraio 2015 in 2015

dream
Buona domenica!

Al di là di tutti gli umori, della pioggia che finalmente sembra piano piano allontanarsi, dei problemi tecnici del computer, al di là delle facce non troppo contente di essersi alzate dal letto e del cane che mi segue fissandomi mentre io faccio assolutamente finta di ignorare tutti i messaggi…

Oggi cerco di dedicare anche un po’ di spazio per me. Vorrei infilarmi quel mantello rosso e cominciare a volare, ma i pensieri mi trattengono a terra. La domanda che mi ponevo ieri, tra me e me, dice più o meno: perché niente decolla veramente? No, non parlo del mondo, parlo di me. E dei risultati che vorrei raggiungere. Ieri sera ho sentito un concetto interessante. Che quello che ci circonda, la realtà intorno a noi, altro non è che lo specchio riflesso di quanto è dentro di noi. Probabilmente al netto delle bugie che ci raccontiamo. Quindi se una persona è veramente felice, riesce a rifletterlo nel suo  mondo. Se una persona vive e si nutre del suo talento, il suo mondo rivelerà la sua personalità. Mentre se si aspetta che la serenità arrivi dalla vincita della  lotteria, o da un colpo del destino, tutto sembrerà spento, in attesa. Ma non quell’attesa del bambino la notte di Natale. Piuttosto l’attesa disperata di chi non crede in sé.

Ora, non basta semplicemente dire: scelgo di essere felice, anche se converrebbe. Se il bagaglio che ci trasciniamo è pesante, che lo si voglia o meno, prima o poi lo sconforto arriva. Magari a pochi metri da un traguardo. Quindi scegliere di essere felice è sicuramente il primo passo. E poi? Liberarsi degli orpelli, credo. Procedere con curiosità. Non avere paura. Guardarsi ogni sera indietro, per controllare di aver fatto almeno un passo in avanti rispetto a ieri. Guardare ogni mattina avanti, almeno per sincerarsi che stiamo procedendo verso la direzione giusta. Prendere le mani dei nostri compagni di viaggio, non si è mai veramente soli. Guardare agli altri con sincerità, accorgendosi di quanto ogni singola persona che incrocia la nostra strada lascia inevitabilmente la sua traccia. E se abbiamo la fortuna di trovarlo, indossare quel mantello che ci fa volare. E guardare tutto da una prospettiva più grande della nostra piccola esistenza.

Photo credit: superman gets momentarily distracted via photopin (license)

Grazie, bella signora!

Pubblicato: 18 febbraio 2015 in 2015
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Sorriso
Oggi è una bellissima giornata di sole. Oggi fa freddino. Ma è meglio così, non sono pronta per la primavera.
Quando è arrivata l’ora della passeggiata con Romeo ho lottato contro quella pigrizia che mi prende in tarda mattinata e via! Cuffiette o no? ma sì, dai.

Arrivata sul ponte sul naviglio, attraverso e una signora mi accoglie sul marciapiede con un sorriso bello, aperto, sincero.
E’ troppo tardi per ricambiare?
In realtà sì. Qui si corre sempre…

Sono sicura che quella bella signora che va per il mondo così, indossando quel bel sorriso, ne riceverà tanti indietro. A me ha tirato fuori il mio, e del buon umore che mi ha accompagnato durante tutta la passeggiata.

 

Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci per una volta.

Photo credit: the animals tell me all their secrets via photopin (license)

Parlando d’amore

Pubblicato: 14 febbraio 2015 in 2015

San Valentino

Questa notte ho dormito molto poco. Mi sono trasferita sul divano. Sveglia. Sveglissima. Ho visto delle porcherie alla televisione, sperando che la noia mi facesse chiudere gli occhi. No.

A un certo punto suona il telefono, è una delle mie amiche di sempre. Solo che la sento male. Urlo il suo nome. Mi fa impazzire il pensiero che non riesco a comunicare con lei. Finalmente mi accorgo di avere impugnato la cornetta al contrario. Rimetto a posto e la sento, finalmente. Ma non riesco a smettere di ridere. Per fortuna, ride anche lei. Un suono lontano, è la sveglia. Stavo solo sognando. Non sono così rimbambita, per fortuna.

Prima di questa dormitina ho visto uno di quei telefilm ambientati in ospedale. Raccontava di un rapporto difficile tra un padre e una figlia. Ma che alla fine si risolveva. Il padre ritrovava dentro di sé la figlia, la figlia ritrovava il padre. Ho sentito una fitta al cuore. Capita. Per quello che non può più essere. E che manca da morire. E’ amore.

Oggi ho voglia di ritrovare dentro di me tutto l’arcobaleno dei colori che la vita ci mette a disposizione. Ho voglia di sentire tutte le emozioni che ho vissuto. Pienamente figlia, madre, moglie, amica. Ho voglia di sentire la leggerezza della consapevolezza che tutto è condiviso. Ritrovare il suono delle risate con le amiche, per tutto e per niente. L’abbraccio dei genitori, quello senza un perché, che fa sentire che ci sarà sempre un posto dove tornare a riposare.  Stringere la mano di mio figlio che parla parla parla sereno mentre andiamo in giro per il mondo e io vorrei che questo momento non finisse mai, anche se so che non lo posso fermare. Guardare negli occhi P, ritrovare la serenità, e tutti i progetti che ci hanno uniti anche in periodi difficili e che ora sembrano allontanarci. Voglio sentire tutte le emozioni che ci hanno fatto volare. Voglio sentire che ci crede ancora.

Sono sola, con i miei pensieri. Ascolto il silenzio. Non c’è nessuna sveglia, non sto dormendo. Sorrido alla giornata con l’intenzione che sia speciale. Per me. Per tutti.

Qui e ora

Pubblicato: 11 febbraio 2015 in 2015

Qui e ora
ho bisogno, desidero con tutta me stessa, che succeda una cosa… diciamo… una telefonata..
Una telefonata, una voce che dica, tocca a te! E’ finalmente arrivato il tuo momento, puoi finalmente vivere al 100% perché io ti vedo per come sei e vai bene così.
E così tutto prende un senso, anche tutte le delusioni che ho incontrato sulla strada. Tutto è accaduto perché doveva accadere, per farmi arrivare puntuale a questo appuntamento che altrimenti non avrei cercato. Invece ti ho cercato, ti ho trovato, e tu hai acceso una luce in fondo al tunnel. E tutte le mattine mi sveglio con questa luce che mi sembra tanto vicina, e la sera penso: non è ancora arrivato il momento, sarà domani.

Faccio esercizi di pensiero positivo, ignoro l’ansia che viene a bussarmi tutte le notti. Niente gocce, niente diversivi, cara ansia! Ti guardo in faccia perché non mi fai più paura. E se mi sveglio troppo presto non importa. Ne approfitto per fare altro.

Photo credit: Jack Kornfield Each morning we are born again. What we do today is what matters most via photopin (license)

Domenica di febbraio

Pubblicato: 8 febbraio 2015 in 2015
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Frittelle
Molta meno poesia, oggi.

Un’enorme montagna da stirare mi aspetta, suggerendomi che non è possibile rimandare. E non rimando. Stacco il cervello e vado avanti. Un occhio a G che deve studiare. Uno ‘Schhhhhhhhh…’ a Romeo che, annoiato, abbaia contro qualunque essere vivente nei dintorni.

E penso come sarebbe bello se tutto in un attimo si risolvesse. Potrei fare quelle cose che sto rimandando da un’eternità. Ho deciso di crederci. La fiducia è l’unica strada che prendo in considerazione.

Alla fine del pranzo ho chiuso gli occhi e ho ritrovato un ricordo. Un dolce ricordo. Le frittelle che papà portava tutte le domeniche di carnevale a chiudere il pasto. Con conseguente disputa su quale pasticceria le faceva meglio: “quelle vuote lì. Ma la crema è meglio là….”

Un verdetto definitivo non credo sia mai arrivato.

Mmmmmhhhhhhhhhhh. Che voglia di frittelle………

Photo credit: dolci di carnevale via photopin (license)

Questo sabato di febbraio

Pubblicato: 7 febbraio 2015 in 2015

Pupazzo di neve
La luce già penetrava dalla finestra del bagno quando ho aperto gli occhi. E ho sentito forte l’urgenza di far entrare nuova aria in casa. Mi sono alzata, ho aperto e fatto entrare tutto: luce, aria, freddo. E la calma di un paesaggio ricoperto dalla neve. E gli ultimi fiocchi a definire questa cartolina.

Vorrei tanto che gli umori della casa planassero dolcemente sui miei, come questa neve su quella della notte. Questo bianco che suggerisce ottimismo e nuovo inizio mi trova in armonia. Il silenzio della casa, il silenzio del mondo e io che mi sento di respirare a pieni polmoni questa energia.

Mi piace fare colazione da sola, prima di iniziare le varie attività. I passi leggeri di G mi fanno capire che l’incanto sta finendo. E Romeo con le sue esigenze dà un’accelerazione alla giornata.

Photo credit: IMG_2878 via photopin (license)

Semplificando

Pubblicato: 3 febbraio 2015 in 2015

Felice

“Vai e sii felice!”

Così mi hai detto alla fine della nostra chiacchierata. Vai e sii felice… Non lo sono? lo sono? Bhé.. felice no. Non posso proprio dire di esserlo. Serena? nemmeno! ma non triste, tanto meno depressa… Galleggio? Può essere…

E’ una cosa seria. Mi sono nutrita delle piccole cose. E forse non mi sono posta molte domande. Forse non ho alzato lo sguardo per guardare un po’ più in là. Forse. Mi inviti a fare una cosa a cui non sono più abituata: uscire dall’emergenza. Dalle piccole urgenze della quotidianità. Ma questo, in questi anni, ci ha salvato.

Rivoluzione. E sia.
Oggi, te lo dico, mi sono proprio divertita. Una prova inaspettata, la voglia di scappare, invece no. Accettare la sfida e uscirne bene. Una volta fuori, ho fatto qualche metro e sono scoppiata a ridere, ho fatto una pernacchia alla parte più insicura di me. Mi sono specchiata in una vetrina e mi sono detta, credendoci, che ce la posso fare.

E mi sono sentita bene. Come da tanto non mi succedeva. E la ricerca riparte da qua, da me.

Photo credit: 165 via photopin (license)