Archivio per marzo, 2015

Nuvole color ambra

Pubblicato: 29 marzo 2015 in 2015

nuvole ambra
Senti cosa ti dico. Si può perdere il tempo quando si pensa che questo sia eterno. Che domani o oggi è lo stesso. Ma non lo è.

Ci sono fatti, nella vita, che ci costringono ad afferrare gli attimi con le unghie. Improvvisamente ci cadono addosso tutte le cose da dire, da fare, da condividere. Non dette, non fatte, non condivise. Oggi, forse, è come ieri. Ma domani probabilmente no. Due storie sono arrivate al mio cuore e mi hanno fatto sentire un ticchettio che non mi riguarda, ma invece si.

Riguarda tutti noi, quando il destino decide che il sentiero è tracciato, e non ci sono deviazioni. Quando teniamo una mano per l’ultima volta. Quando vediamo chiudersi una porta sapendo che non si riaprirà più. Poi ci saranno altre strade, altre mani, altre porte. Ma quell’attimo di dolore, di fine, di forsennata ricerca di un piano B che cambi improvvisamente tutto. Il desiderio di poter riavvolgere il nastro del tempo e cambiare le cose. La frustrazione che no. E’ finita. Meglio accettarlo.

Ho guardato il cielo, le nuvole color ambra disegnano un quadro straordinario. Mi sono sentita piccola. Ma grande. La natura è capace di spettacoli meravigliosi, irrinunciabili. Siamo un frammento nell’immensità, un istante nell’eternità.

Photo credit: 009_Clouds_BKGs_BartaIV 1024×768 via photopin (license)

19 marzo, sempre

Pubblicato: 19 marzo 2015 in 2015
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19marzo

Pensieri al vento

Pubblicato: 5 marzo 2015 in 2015

Pensieri al vento
Oggi il vento ha riportato in superficie alcuni ricordi. E ha spazzato via le nuvole. In questa visione così limpida conto i passi che mi separano dal fondo. Dalla fine. Ricaccio il magone e spero solo di non incontrare nessuno.

E così è. Attraverso la mattinata con i pensieri e le domande di sempre. E  poi.. dove cazzo trovo un po’ di energia? Perché non la smetto di ingoiare per il quieto vivere? Arriverà mai il giorno della grande esplosione?  Perché non vedo tracce di un sentiero sicuro? Perché tutto si rompe nel momento meno opportuno? Perché il mio rifugio sicuro è sempre il cibo?

Ho nella gola un urlo che non urlerò. E lacrime che non piangerò. E mani che non tenderò, almeno per ora. Anche se, confesso, mi brucia sapere che le persone giuste stanno a più di duecento chilometri da me.

Un balletto di foglie mi riporta all’essenziale. Un altro passo è fatto.

Photo credit: Clare #6 via photopin (license)