Senti cosa ti dico. Si può perdere il tempo quando si pensa che questo sia eterno. Che domani o oggi è lo stesso. Ma non lo è.
Ci sono fatti, nella vita, che ci costringono ad afferrare gli attimi con le unghie. Improvvisamente ci cadono addosso tutte le cose da dire, da fare, da condividere. Non dette, non fatte, non condivise. Oggi, forse, è come ieri. Ma domani probabilmente no. Due storie sono arrivate al mio cuore e mi hanno fatto sentire un ticchettio che non mi riguarda, ma invece si.
Riguarda tutti noi, quando il destino decide che il sentiero è tracciato, e non ci sono deviazioni. Quando teniamo una mano per l’ultima volta. Quando vediamo chiudersi una porta sapendo che non si riaprirà più. Poi ci saranno altre strade, altre mani, altre porte. Ma quell’attimo di dolore, di fine, di forsennata ricerca di un piano B che cambi improvvisamente tutto. Il desiderio di poter riavvolgere il nastro del tempo e cambiare le cose. La frustrazione che no. E’ finita. Meglio accettarlo.
Ho guardato il cielo, le nuvole color ambra disegnano un quadro straordinario. Mi sono sentita piccola. Ma grande. La natura è capace di spettacoli meravigliosi, irrinunciabili. Siamo un frammento nell’immensità, un istante nell’eternità.
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