Settembre si avvicina, è ora di fare pulizia.
L’altro giorno stavo riflettendo sul fatto che ogni volta che faccio un compromesso con me stessa, che taccio per quieto vivere, o perché mi manca la voglia o ho perso la speranza… Uno spazio interiore viene occupato da delle scorie, della rabbia inesplosa, della frustrazione che poi rimangono lì e si confondono con il resto.
Quindi per fare un buon lavoro occorrerebbe bonificare tutto. Fatica.
Ho provato a riavvolgere il nastro per rivedere la fotografia in cui potevo scegliere di non scendere a patti e l’ho fatto. Ho cercato quel bivio. Ovviamente ci sono tantissime piccole occasioni che posso lasciare correre. Mi riferisco a quella volta in cui ho creato il precedente e in qualche modo ho autorizzato il mio mondo a vedermi così e a trattarmi in un certo modo. Per amore, per cortesia, perché non ho percepito il pericolo. Difficile.
Comunque devo procedere senza delicatezza. Senza più bugie. Disseminare i miei mondi di cartelli: STOP! .. ALT! Ristrutturazione in atto, lavori in corso.
D’ora in poi, non tutto è concesso.