Oggi … “È uno di quei giorni che… Ti prende la malinconia… Che fino a sera non ti lascia più….”
Proprio così! quindi, che fare? Ho pensato di fare due chiacchiere con sconosciuti, non so perché ma mi girava così. Ma facendo una veloce ricerca su Internet ho capito che non era cosa. Quindi niente.
Ripenso all’incontro di questa mattina. A quella signora che ha deciso di confidare tutto il suo male di vivere proprio a me. E io che avrei voluto liquidarla dicendole: ho già i miei problemi, non posso proprio aiutarla, trovare quelle parole che lei forse mi sta chiedendo, guardi, io proprio non ne ho più. O forse sì, da qualche parte, ma non ho voglia di cercarle. Quindi mi sono limitata ai luoghi comuni, ma lei era contenta… e parlava.. parlava…. parlava! di se stessa, del marito, del figlio e la figlia……… e le ansie. E la sua personale lotta contro quella casa che evidentemente deve essere vissuta come una condanna, perché quando è fuori si sente meglio. E’ già qualcosa, no? A un certo punto mi chiede se anch’io soffro d’ansia. E faccio l’errore di dirle: ‘Sì, capita’. Perché da quel momento divento sua sorella, una sua grande amica, perché lei parla e io posso capirla. Poi finalmente mi saluta. E io mi allontano, appena un po’ più pesante.
Ho ancora bisogno di qualcosa. Opto di andare sul banale: patatine al formaggio e crema alle nocciole. Magari con qualche bollicina, senza troppe controindicazioni.
“E come tanto tempo fa.. Ripeto: chi lo sa?.. Domani è un altro giorno, si vedrà…………..”