La giornata deve iniziare con un buon proposito da realizzare nelle 12 ore, cotto e mangiato.
E tutte le solite incombenze devono tener conto di questo buon proposito, che è la cosa più importante e tutto si deve adeguare. Ora, quasi sera, il mio primo piccolo buon proposito è stato realizzato. Quindi: tutto ok.
Detto questo. A me, viaggiatrice imperfetta, colpisce quanti viaggi coesistono in un solo percorso. Quanti livelli interagiscono. Quante cose succedono intorno senza sfiorarmi, perché sono altrove, in realtà. Oggi, in particolare, ero rapita dai colori che, inevitabilmente, sono ricchi: oro, rosso e verde, nelle mille combinazioni del Natale. E dentro la mia testa venivano manipolati da filtri e trasformati in altri colori, meno pomposi.
A un certo punto mi sono ritrovata come in un celeberrimo video musicale degli anni ottanta, ‘Take on me’, in cui c’è totale commistione tra cartoon e uomini. Tutto intorno a me era trasformato, i colori spariti a favore del tratto a china. L’essenziale. Luci, ombre e contorni. Sorrido pensando a tutti quegli strumenti impolverati da qualche parte. Le dita nere d’inchiostro, spesso fino al polso. Per un attimo sono in cameretta, con la musica, e un mondo di speranza.
Romeo mi riporta alla realtà, litigando con un simile, abbaiando e tirando. E’ ora di rientrare. Ma il viaggio continua….