Archivio per marzo, 2016

Muri

Pubblicato: 18 marzo 2016 in 2016
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Prendo la mazza e spacco tutto, ho voglia di vita.

I muri che vedo mi opprimono. Finalmente li ho visti tutti, uno dopo l’altro, e oltre ci sono mille strade ed è lì che voglio andare.

Sto mettendo insieme i pezzi, e tutto quello che non aveva senso, e che avevo parcheggiato da qualche parte, ora si incastra perfettamente e mi permette di fare un salto in terre sconosciute ma assolutamente affascinanti, per me.

Ho aperto le porte sbagliate, ho bloccato quelle giuste. Ma non mi arrendo e cambio rotta. So che troverò il posto giusto dove far scorrere le mie parole, senza la paura di non essere mai abbastanza brava, abbastanza creativa, abbastanza intelligente, abbastanza…

E’ quel posto dove le mie idee sono vive e vitali, dove vedo il talento e non fuggo, dove gli specchi sono amici e, ovunque, vedo le fotografie in cui sorrido. E’ quel posto dove sole, pioggia e neve danno la stessa allegria, perché sono tinte della stessa tavolozza, quella che mi permette di apprezzare la gioia e sopportare il dolore. E ovunque musica e silenzio, che si alternano cullando i miei stati d’animo.

E il bello è che non devo compiere un viaggio faticoso, impervio, logorante. Perché è già tutto intorno a me. Intorno a noi. Devo solo imparare a guardare, notare quello che ho messo al buio. E spegnere quello che non serve più. Prendo la mazza, spacco tutto e riparto. A 360°!

Photo credit: O via photopin (license)

notte perfetta

Pubblicato: 2 marzo 2016 in 2016
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Dolce sonno

Hai presente quelle sere che appoggi la testa sul cuscino riflettendo: lettura o TV?… e mentre cerchi di capire le tue vere voglie vieni risucchiato nel profondo del sonno più profondo e sarà qualcun’altro che dovrà spegnere tutto quello che hai lasciato acceso e togliere quello che è sparpagliato sul letto e tu non senti niente perché, finalmente, dormi e riposi.

A me succede raramente. Più spesso mi sveglio nel cuore della notte, molto prima delle luci dell’alba, e dopo un tentativo o due mi alzo e mi ritrovo in questo limbo in cui mi sento autorizzata a non fare niente per nessuno. E’ un momento di libertà, purtroppo rovinato dall’ansia, questa sterile ansia che non mi aiuta a procedere verso nessuna direzione.

Ieri, è stata una buona giornata. Ho partecipato ad un incontro sul lavoro, un po’ controvoglia, invece sono tornata a casa carichissima. Non che abbia ricevuto notizie che ignoravo. Ma ieri ho focalizzato un paio di punti ‘deboli’ su cui lavorare quindi, tutto bene. Evidentemente questa pallida speranza ha avuto effetto più che benefico. Ho lavorato bene, ho portato a casa la giornata e ho trattenuto il sorriso fino a sera.

Poi, la notte: perfetta. Mi sento già appagata. Oltre che veramente riposata.

E’ come se sentissi che in giornate come queste tutto non può che andare bene, anche se lo bisbiglio tra me e me, per quel residuo scaramantico che mi porto dentro. Ma mi godo il sole. Mi godo l’attimo. E mi faccio raggiungere solo da quello che è in sintonia.