La pioggia è arrivata. Non si esce. Almeno. Niente lunga passeggiata. Peccato. Ne avevo bisogno per mettere in riga i pensieri. Il fluire disordinato assomiglia al ritmo caotico dettato dalle mie esigenze e quelle di Romeo, quasi mai armoniche. Un caos. Creativo. Tutti gli spunti degli ultimi giorni mi ballano intorno e io mi sento senza una direzione certa. Non so più dove abita la verità. Non so più dov’è il mio orizzonte.
In questo mondo dove tutto ha un suo mercato, mi manca uno spaccio di abbracci, dove rifugiarmi, in silenzio, e sentirne il calore rassicurante. Magari esiste un’app, con un geo-localizzatore di abbracci. Triste? mi accontenterei…
La verità è che se in questo momento non ho chiarissimo il primo passo, so dove voglio arrivare. So quali errori mi hanno portato qui. So cosa c’è di bello, intorno a me. So che mi sono nascosta e che non mi interessa capire fino in fondo il perché. So cosa non accettare più. So che le bugie sono tristi più per chi le dice. So che ogni giorno mi posso allontanare dalla nebbia, passo dopo passo. So che posso finalmente credere che in fondo all’arcobaleno c’è un tesoro che mi aspetta.