Archivio per aprile, 2017

L’isola felice.

Pubblicato: 28 aprile 2017 in 2017
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Un terremoto, non ce n’è, restituisce una realtà al punto zero. Niente sarà più come prima, tolte le funzioni fondamentali e alcuni equilibri da garantire.

Ma tutto il resto non esiste più. Ci si può prendere il lusso di lasciarsi trasportare dalla corrente. Perché anche le barriere interiori perdono senso. Persino la buona educazione e i saldi principi. Si può, evento meraviglioso, resuscitare altrove. Ed è stupendo.

E così, vagando in cerca di una (o più) nuova meta, ho visto cose di cui, prima, nemmeno mi accorgevo. Ho fatto entrare nella mia vita colori che appena qualche settimana fa rifiutavo. E mi sono ritrovata a provare un’emozione probabilmente mai provata. Una sorta di perfetta serenità. E’ la consapevolezza che la ricostruzione deve necessariamente ripartire da me e, in particolare, tracciando la nuova mappa di me oggi: quali emozioni covano sotto la brace? è arrivato il momento che si alzi il vento e tutto torni ad ardere, con la forza del rinnovamento.

Oggi sto nella mia Isola Felice osservo, mi osservo, sperimento e vivo.

Grazie.

Pubblicato: 18 aprile 2017 in 2017
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Ci sono momenti nella vita in cui è doveroso dire grazie.

Quando si procede nel buio non si vede bene a cosa ci si aggrappa, capita di sbagliarsi e di scivolare ancora più giù. Oppure si trovano dei solidi sostegni, che aiutano a rimanere a galla.

Nel frattempo si semina, si semina, si semina. E si spera che l’inverno passi, il sole faccia la sua parte e la primavera accolga i germogli.

C’è un tempo, però, in cui bisogna lavorare molto profondamente. Esplorare terreni che sono scomodi da raggiungere, in cui ci sono le parti più deboli di noi, con un enorme potere di boicottaggio. In qualche modo bisogna raggiungerle, riconoscerle e affrontarle. Sono parti di noi. Non bisogna eliminarle, hanno comunque una funzione, probabilmente un eccesso di protezione. Bisogna ripartire da qua. E da qua sono ripartita. Riconoscendomi anche nelle profonde debolezze che, comunque, fanno di me quello che sono.

I terremoti personali hanno tirato fuori il meglio di me, mi hanno dato una visione chiara di chi sono io e le persone intorno a me. Mi hanno fatto scoprire il sole dove non vedevo luce. Ho trovato grandi conferme e nuovi giacimenti di emozioni. Evito nomi e cognomi. Ma a tutti: GRAZIE!

La primavera sta accogliendo i primi germogli.Voglio credere che siamo solo all’inizio.

Ricominciare

Pubblicato: 17 aprile 2017 in 2017
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Un paio di giorni fa, approfittando della splendida giornata e dei «nuovi» panorami a mia disposizione, sono andata in giro senza meta cercando energia pulita e scoprendo suggestivi scorci che la memoria aveva cancellato.

Ho volutamente percorso le strade in cui, ventenne, trovavo gli amici. Ho visto nuove architetture,  balconi trionfanti di fiori, colori che non ricordavo. Tutto, intorno a me, era perfetto. C’era anche il vento che, come ho già scritto, è sempre motivo di sollievo. Una carezza che mi avvicina alla parte più intima della natura.

Dentro di me il solito tumulto. Insofferenza, impazienza, rabbia, energia: un frullato esplosivo! Poi, una magia.

Un colpo di vento e la testa si svuota. Appare una scritta enorme: «Tutto può succedere»
Io, persa nella nebbia delle mie emozioni, non ci faccio immediatamente caso. Poi, abbastanza indipendentemente dalla mia volontà, sento la mia voce che ripete: Tutto può succedere, tutto  può succedere, tutto può succedere…  A questo punto mi focalizzo completamente sulla frase.

Già, che stupida! Mi sono talmente concentrata sulla parte difficile che non ho visto la parte più importante: il cambiamento. Che è già iniziato, forse sottovoce per paura del fallimento. Ma sono già diversa rispetto a solo due mesi fa. Non solo perché ho ottenuto i miei successi con la dieta e il movimento. Tutto molto importante. Ma, soprattutto, ho tolto le campane di vetro dalle emozioni. L’aria ha iniziato a circolare, la polvere è volata via. Tutto, improvvisamente, è apparso molto più vicino, possibile. Tutto può succedere, tutto può ANCORA succedere!

Non tutti i treni portano a casa

Pubblicato: 15 aprile 2017 in 2017
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O, forse, la casa non riesco a vederla. O, ancora, sto cercando una casa che non c’è… più. Potrebbe essere.

La maniacale volontà di cancellare chili di scorie e fette di prosciutto sugli occhi so che mi sta portando a compiere esagerazioni che non sono salutari ma, d’altra parte, chissenefrega… ho bisogno di arrivare e arrivare veloce per sentire che cavolo (!)  riparto da dove voglio io!

Oltre a questo un gran casino: il più delle volte mi sveglio con una quantità di energia tale che sembro ‘drogata’, corro e faccio e faccio e corro e nessuno può fermarmi. Talvolta mi trovo in situazioni tali che le parole escono troppo velocemente e mi ritrovo a pensare: ‘non è vero che sto dicendo questo..’

L’istinto prevale sulla razionalità. Va bene così, perché le cose iniziano a muoversi nella direzione giusta, sperando non si tratti di un miraggio. Sto trovando qua e là cerotti per l’anima che rimarginano alcune ferite e mi riportano verso una sorta di normalità.

L’ultimo terremoto ha lasciato macerie che non intendo rimuovere: mi aiuteranno a ricordare, quando arriverò al punto e dovrò decidere la MIA direzione.

Oggi sono qui e mi chiedo perché in questo momento non riesco a sentirmi a mio agio in nessun posto del MIO mondo. Perché trovo irritante quasi tutto. Perché ho voglia di camminare e camminare sempre in avanti senza dover tornare indietro. Come la corsa di Forrest Gump. Sapendo di non poterlo fare, però.

Vorrei tanto avere un luogo dove poter gridare forte, fortissimo e tirare fuori tutto quello che ho voluto accumulare dentro di me, per un’illusione di equilibrio che poi, alla fine, equilibrio non è mai stato…

Se fosse nella mia natura seguirei la strada di Battisti: ‘..prendere a pugni un uomo solo perché è stato un pò scortese, sapendo che quel che brucia non son le offese…’ ma la violenza proprio no, non mi appartiene.

Quindi non mi rimane che camminare, e camminare. E tornare a casa. E, al più presto, ritrovarmi.

Photo credit: susie2778 Full steam ahead. via photopin (license)