Che la vita sia una ruota: oggi sono giù ma, vedrai, abbi pazienza (o fede), e quando meno te lo aspetti ti ritrovi su, e tutto andrà bene.
Non è nemmeno detto che se uno è una Merda (ehm ehm, chiedo scusa…) alla fine pagherà il conto, basta aspettare sulle rive del famoso fiume per vederne, prima o poi, transitare il cadavere.
È assolutamente falso che dopo un periodo difficile ne segua uno luminoso. Può essere, ma anche no. Potrebbe arrivare una tregua. O potrebbe crollare il mondo.
Non è che se hai amato la persona sbagliata, hai sofferto tanto/poco/tantissimo la persona che, prima o poi, incrocerà il tuo destino, sarà la persona giusta e ti farà capire, finalmente, il significato della parola Amore…
No.
Proprio no.
La vita non è un foglio di calcolo, non ci sono operazioni matematiche, l’ottimismo bisogna trovarlo dentro di noi; oppure possiamo decidere di lasciarci andare al pessimismo. Sono scelte, e nessuna delle due porta verso il bene o verso la sofferenza. In entrambi i casi sono possibili le due opzioni.
Non è necessariamente vero che siamo sempre capaci di imparare la lezione. Se (finalmente) riusciamo a svuotare lo zainetto dalle zavorre dolorose, siamo pronti a riempirlo nuovamente alla velocità della luce.
È assolutamente assurdo, ma vero, che se anche condividi un’esperienza emotivamente forte, provi raramente le stesse emozioni.
Oggi va così: mi piacerebbe che la ruota girasse, che il mio nemico passasse davanti a me lungo il fiume; vorrei vedere la luce in fondo al tunnel, e vorrei capire, alla mia tenera età, il significato della parola Amore.