Quanta importanza ha, per me, l’opinione de “gli altri”?
Mi piacerebbe riuscire a rispondere poca, pochissima. Ma so che non è così. Dalla mattina quando esco di casa alla sera quando ci rientro mi specchio continuamente negli occhi sconosciuti che incrocio e che, stupidamente riempio di contenuti. Ora: è OVVIO che il mondo non è concentrato su di me. Anzi, che probabilmente la maggior parte degli occhi che si posano su di me NON mi vedono veramente. E se anche succede che mi stanno VERAMENTE guardando, non pensano assolutamente NULLA.
Eppure.
Spesso quegli sguardi/non sguardi diventano l’ago della bilancia, il mio stare bene con me stessa, il mio sentirmi a posto. Assurdo.
Domenica mattina, passeggiando con ancora qualche scoria in circolo, ho sentito la mia vocina interiore sussurrarmi: “sorridi!”. Era vero, nonostante la giornata spaziale, le carezze del vento, i suoni della natura, sentivo ancora troppo vive le parole del giorno prima. A volte basta una briciola per ritrovare la strada. Improvvisamente il mondo, gli sguardi e le parole si sono magicamente dileguati, chiusi nella stanza del “CHI SE NE FREGA”. Ho veramente ritrovato un sorriso, pieno d’amore per quello che è stato e quello che sarà. E per me.