L’amarezza mi ha distolto dal percorso, per qualche ora.
Ho scoperto di essere in un labirinto, incapace e circondata da incapaci. Di capire chi sono. Dove sto andando.
Per quanto possa essere stato l’amore a muovere tanta sicurezza, non riesco a non provare un profondo senso di delusione che mi spinge a valutare con attenzione il mio mondo fino a qui.
Sospendo ogni giudizio, allontano la stanchezza e ritrovo la bussola che in poche mosse mi riaccompagna nel giusto sentiero.
Di nuovo il sorriso. Poi l’energia. Finalmente mi ricordo esattamente dov’ero quando è scoppiata la bufera. E per una strana corrispondenza con la realtà, il sole che mi ha accompagnato fino alla metropolitana ha lasciato il posto alla grandine, arrivata a Cernusco. Senza speranza che la situazione migliori: o il diluvio o un’attesa infinita.
Ma quel: “Ciao! Serve un passaggio?” arrivato dal nulla è quel l’aiuto che non ti aspetti. Decisamente sì, grazie! Riprendo da qua. La strada è ancora lunga. Il bagaglio un po’ più leggero.