Questa mattina, passeggiando e ricapitolando, senza musica, ho cercato di capire con chiarezza i miei nuovi confini; di visualizzare la traiettoria. Il punto di arrivo. E ho incontrato sorrisi che non vedevo da tempo. E ho scambiato chiacchiere piacevolissime.
E poi sono tornata a casa. Punto.
Dimenticherò tutto questo. Ci vorrà il tempo, ma dimenticherò. E tornerò ad apprezzare la normalità, un insulto per chi ha fatto dell’eccesso una ragione di vita. Dimenticherò. Perché sono fatta così. Perché non trattengo il dolore, se non per il tempo necessario a imparare la lezione. Tornerò a fidarmi senza paura. A camminare lungo il naviglio senza affidargli le mie angosce, solo le mie speranze.
Dimenticherò e vivrò: senza aspettarmi continuamente l’arrivo dello tsunami. Scoprendo di potermi svegliare col sorriso e arrivare a sera senza spegnerlo mai. Perché dipenderà tutto da me, solo da me.
Dimenticherò. Amerò. Sognerò di nuovo. Ripulita da tutto quello che non mi appartiene. Ti restituisco tutto. Mi riprendo la vita.