Abbastanza lontana da non infastidirti? Non ho ben capito cosa ti abbia tanto irritato. Rispetto la tua rabbia, e ti starò lontana.
Non mi scuso se preferisco guardare le persone in faccia, vedere gli occhi che ridono, o si fanno lucidi, o emanano amore. Non mi scuso se mi piace vedere le emozioni e non affidarle alle faccine di un cellulare. Non mi scuso se penso che il tempo passato insieme abbia immensamente più valore di una telefonata. Se mi sento più a mio agio persino a mandarti a.. quel paese guardando il tuo volto, e ricevere un vaffa… di risposta.
Vivo già troppo spesso in dimensioni tutte mie, accompagnata dalla velocità schizofrenica delle parole, compiendo viaggi psichedelici in cui tutto si mescola: parole, emozioni, lacrime, risate. Istantanee di realtà entrano in me, provocano viaggi nei ricordi, nelle speranze, in un futuro (im)possibile e tutto viene centrifugato e esce pieno di pieghe che non posso stirare, perché è in quelle pieghe che io vivo.
S., sono tutto questo. Ho voglia di toccare e essere toccata, stranamente. Sto lavorando sulla distanza. E non mi scuso.