Vorrei parlare un po’ con te, amore.
Come stai, dopo l’ultimo terremoto? Guardo la bilancia dei pro e contro, gli umori e malumori, i capricci e i discorsoni e non so bene cosa fare.
Non te lo posso chiedere, e non posso ascoltare i consigli di tutti.
Sarebbe bellissimo ritrovarci per un po’ in un lettone, tu e io, come tanto tempo fa, a giocare e ridere, ed era lì tutto il nostro mondo mentre il resto era così lontano…
..vorrei sentirti addosso come allora, che non ti staccavi mai, mentre oggi sono io che ti inseguo e tu, di tanto in tanto, mi concedi un abbraccio pieno di pudore e un po’ mi dispiace, perché mi piacerebbe sapere che vivi tutto questo con più naturalezza… queste stupide smancerie…. ma forse è solo la tua età… o il tuo carattere…
Ma stasera niente lettone, non sei con me e i consigli non mi aiutano. Sono sola, sul divano, come sempre dopo il terremoto… a cercare di capire cosa c’è negli abissi del tuo animo e nel tuo mondo, dove mi vieti l’accesso; qual è la strada meno scomoda, e in quanto tempo mi sentirò abbastanza forte. Mi stupisco ancora quando ti vedo troppo maturo tenere testa a parole taglienti come lame che, mi auguro, colpiscano al cuore chi le ha pronunciate. Presto.
Post pieno di sentimento e scritto benissimo, come sempre! 🙂
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Grazie 🙏🏻
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Grazie a te per la risposta! Colgo l’occasione per consigliarti questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2019/04/06/combattere-per-un-ideale/. Vederlo mi ha reso una persona migliore. Lo conoscevi già?
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