Archivio per novembre, 2019

È solo una giornata così

Pubblicato: 27 novembre 2019 in 2019
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Arrabbiata!

Sarà questo autunno che, francamente, toglie ogni poesia. Pioggia. Senza tregua. Nero. Nemmeno un po’di vento a rissolevarmi il morale. Un’idea di sole. Un qualche intervallo di serenità.

Sarà che ieri sera avrei ammazzato Romeo. Devo dormire, cazzo!

Sarà che stamattina non ho sentito la sveglia e, quindi, non mi sono svegliata; e questo ha sbriciolato tutti i miei programmi e il mio buonumore. Ho provato a elaborare un piano B, ma niente, ho dovuto arrendermi all’evidenza, rinunciare a occuparmi di me come mi piace e uscire comunque, come non mi piace. Non mi piace più. La sciatta senza corpo non vive più qui.

Sarà che ho perso una chiave e questo ha peggiorato la situazione. Sono arrivata inutilmente presto, senza poter entrare. Senza che ci fosse un’anima che potesse agevolare il mio ingresso in questa giornata di … . E che tutto quello che poteva andare storto è effettivamente andato storto.

Sarà che il momento in cui mi hanno regalato un cioccolatino è stato il momento migliore della mia giornata. Grazie R.

Sarà che avrei voglia di essere stupita. Di sentire che chi mi sta vicino non rispetti silenziosamente la mia natura, ma che provasse a forzare, almeno un po’, la situazione. Ma che pretendo dal mondo? Lo so, sono io quella sbagliata, e stare dietro ai miei alti e bassi non spetta più a nessuno, visto che non permetto a nessuno di avvicinarsi al mio cuore.

Sarà che in certe giornate è inutile insistere, provarci o incazzarsi. Basta un bel vaffanculo! Giù la clèr. A domani!

Buona notte

Pubblicato: 14 novembre 2019 in 2019
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Sciarpa sulla faccia, solo gli occhi sono scoperti. Cappuccio in testa. L’alcol mi fa compiere traiettorie incerte: fortunatamente due linee rette e sono a casa. Alcol e rabbia, combinazione esplosiva. Per strada non c’è nessuno, solo qualche macchina, di tanto in tanto. Quindi canto, ‘C’est la vie’ di Achille Lauro, che va in loop, nelle mie cuffiette come nella mia vita. Vaffanculo!

Cosa c’è oltre al dolore? oltre a fallimento? superiamo la paura, probabilmente c’è la Vita! Un’altra notte sul divano, a giocare questa partita a scacchi in cui ognuno di noi, probabilmente, dà il peggio di sé. Solo che c’è un prezzo, e a pagare non siamo noi, adulti cretini. Questa sera sento che non è tutto perduto. Fino a quando tu dipingi un quadro in cui io proprio non mi riconosco, so che sono salva. Probabilmente anch’io proietto di te un’immagine in cui potresti non riconoscerti.

Alcol che amplifica le emozioni. Tra un po’ affonderò in questo divano, immaginerò i mondi possibili, Domani un passo in più verso me stessa, verso quella che voglio essere, e che sono, un po’ di più ogni giorno che passa.

Buona notte.

Momenti preziosi

Pubblicato: 10 novembre 2019 in 2019
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L’appuntamento è vicino alla scuola, ma non troppo: chissà cosa potrebbero pensare vedendoti con me. La cosa mi diverte, ci siamo passati tutti da lì.

In metropolitana è una bambina che attira la mia attenzione: avrà più o meno due anni. Una mano stretta stretta a quella di suo papà, rigorosamente occupato al telefono; con l’altro braccio abbraccia un pupazzo. Gli occhi scrutano il mondo adulto, intorno a lei. NON ricambiata, ovviamente. Ognuno di noi vive dematerializzato. Possiamo essere ovunque, l’impressione è che non ci siamo veramente. L’attenzione è tutta lì, dentro il nostro smartphone. Chissà se a due anni ci si pongono delle domande, osservando il mondo dei grandi così distante da tutto, soprattutto dal qui e ora.

Scendiamo alla stessa fermata. Finalmente sorride. Il papà ha chiuso il telefono e l’ha presa in braccio, le parla e, giocando, si allontanano.

Chiudo il mio, di smartphone, per godermi questo momento con G. E lui fa altrettanto. Bene. Pranzo shopping e chiacchierate, era quello che speravo. In un alternarsi continuo di sfottò e discorsi seri, qualche confidenza e di nuovo il sorriso.

Il rientro vorrebbe spezzare tutto, come se la serenità, il sorriso o il dialogo avessero bisogno di un padrone a scandirne i tempi. Non è così, non è più così.