
Suona la sveglia, parte ‘What a wonderful world’ e penso che ho avuto proprio una bella idea a svegliarmi con questa canzone, che canticchio preparando la colazione e anche se sono le 6.30 sono contenta. Tutto, ma proprio tutto, deve ancora succedere. La melodia nel silenzio totale della casa e della città (almeno sotto casa mia) mi riempie di colori. Colori solari.
Non penso alle tracce di fallimento ritrovate anche ieri, e che mi hanno fatto scivolare in un panino colmo di maionese, dopo che per giorni ero stata a stecchetto perché ho un obiettivo e me lo devo sudare. Metto tutto sotto il tappeto, fino a quando riuscirò a non esplodere. Sorrido e faccio finta di niente. Funziona? non lo so. Non mi pongo la domanda.
Penso al diritto di essere felici. A tutte le età e situazioni. Penso com’era facile una volta sentirsi in cima alla vetta e, un momento dopo, nel baratro. Era meglio così? Forse sì. Com’era facile volare, fare cose stupide non ritenendole tali, perché l’obiettivo era la Vita, ad ogni costo. Oggi no. Mi tocca cercare l’equilibrio. Mentre oggi, proprio oggi, vorrei ritrovare le ali, non pensare al dopo, al chi, al come e sentire che ogni particella di me urla, ride, vive.
A spasso fuori dal mio giardino….
Ricetta per la felicità (roba seria, scientifica…)
– 20 minuti al giorno da trascorrere all’aria aperta
– essere postitivi
– individuare un punto di forza e usarlo ogni giorno
– fare esercizio fisico
– dare un senso alla vita
– condividere il tempo con persone felici
– avere relazioni sociali forti
– prendersi cura degli altri
Ad ogni buon conto, all’occorrenza, crema di nocciole o simile tampona e, se usata con moderazione, non nuoce alla salute…