sospesa, nell’irreale, come mai mi è capitato. Non capisco più niente, non so più niente, galleggio, volo.
Ha un nome, tutto ciò? Esiste una cura? Mi accontento di un bicchiere di prosecco, sapendo che devo fermarmi là. Ma non riesco a trattenere la ricerca di cibo, per calmare questa COSA.
Ci sono persone che entrano ed escono dalla mia vita come se nulla fosse successo. Come se la fiducia fosse dovuta. Io recito la mia parte, mentre l’animale che è dentro di me, la lupa, annusa, valuta, scruta. E mi avverte di non tornare indietro, almeno fino a quando ci si leva la maschera e si opta per la sincerità. E’ tutto qui, il mondo che vorrei. Nessuna elemosina. Amore, Amicizia, Verità.
Per ora sono disorientata, lo ammetto. Ma non ho perso la bussola. Vedo le radici, piantate nel profondo, di chi mi conosce come le sue tasche: presenze preziose. Radici più giovani, non per questo meno importanti. Radici secche: c’è speranza di rianimarle? E poi ci sono dei buchi: non sempre i semi attecchiscono nel terreno. Ora che sento molto vivo l’istinto, ora che fiuto e archivio, ora che mi sento abbastanza forte per non accettare tutto guardo la lupa e le sorrido, so che insieme possiamo arrivare lontano.
Leggerti è come affacciarsi alla steppa. Ho visto un bianco infinito e tronchi spogli e scuri.
Bizzarra e delicata solitudine.
JAMES BLAKE – I’LL STAY
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